mercoledì 2 marzo 2016

Guardare l'ombra | Martin e Lara


Guardare l’ombra
Angela Nanetti
EL - collana Ex Libris, € 7.75
 
Martin e Lara
Egli Werner jr
EL - collana Ex Libris, € 9.30
 
La collana Ex Libris è stata per me lo spartiacque tra l’infanzia e l’adolescenza, ne fanno parte libri che trattano temi molto importanti che mi hanno fatto scoprire anche i lati difficili della vita, proprio come questi due romanzi che affrontano, il primo, l’orrore dello stupro e, il secondo, le brutture della guerra.
Protagoniste di entrambi i romanzi sono due ragazze adolescenti, diversi però sono il background culturale e sociale che fanno da sfondo alle storie: in “Guardare l’ombra” ci troviamo nella campagna dell’Emilia Romagna e la sedicenne Ines, che conduce una tranquilla e normalissima adolescenza fatta di scuola, famiglia, amici e un primo amore, si trova improvvisamente a dover rivalutare la sua vita, gli affetti e le amicizie dopo essere stata brutalmente stuprata.
Fuggirà per superare lo shock di non essere creduta e si ritroverà vittima di altre assurde peripezie...
“Martin e Lara” invece è ambientato in Nicaragua durante la guerra civile degli anni ’80, Lara è figlia di un ricco latifondista che sfrutta gli indigeni che lavorano la sua terra.
La quindicenne protagonista prenderà le distanze dal suo mondo nel momento in cui la sua famiglia rimarrà vittima di un attentato da parte di un gruppo di guerriglieri che lotta per il suo popolo sfruttato.
Capirà la vera natura di sua padre, violento e cinico, e il ritrovarsi testimone di episodi di pura violenza fine a sé stessa le farà aprire gli occhi mentre un sentimento corrisposto per uno dei giovani guerriglieri la aiuterà a superare le differenze di classe e a trovare l’unica soluzione ad un ambiente malato: l’amore.
 
Sono due romanzi di formazione destinati ad un pubblico adolescente, interessanti tutti e due per i temi affrontati mi sento però di consigliarvi solo il secondo. Perché “Guardare l’ombra” ha degli scivoloni sul finale in cui i colpi di scena abbondano fino a diventare un po’ “troppo”...
 
Nota: non credo siano più disponibili se non nelle biblioteche, perché negli anni solo alcuni dei titoli della collana sono stati ristampati, mentre molti altri sono finiti fuori catalogo. Io ad esempio li ho trovati l’anno scorso in una libreria dell’usato per 3 euro l’uno.
 

domenica 28 febbraio 2016

Mamma, perché vai a lavorare?


Mamma, perché vai a lavorare?
Cristina Petit
San Paolo, € 5

Una mamma e il suo bambino si confrontano su alcuni aspetti della loro vita famigliare, in particolare sul perché la mamma non possa sempre stare insieme al piccolo protagonista.
E’ un libretto che fa comprendere perché ognuno debba avere i propri spazi, e che la lontananza momentanea dei genitori è necessaria ma non è un abbandono: i genitori ci sono sempre (anche quando assenti per lavoro, per faccende, ecc...) come punto di riferimento.
Da leggere insieme ai propri figli, questi ultimi facilitati anche da un lessico di scrittura molto colloquiale.

domenica 26 aprile 2015

Magie d'inverno


Magie d’inverno
Nina Dreyer Hensley, Paul Lǿwe, Jim Hensley
Luxury Books, € 28
 
“Magie d’inverno” è un libro fotografico in cui si possono trovare tantissimi spunti per passare con gioia e creatività i mesi freddi dell’inverno, in casa, con la propria famiglia.
Le proposte spaziano da ricette dolci e salate; tutorial per decorare le stanze della casa, i pacchetti regalo, ecc...; coltivare i fiori che sbocciano nei mesi più freddi dell’anno; idee per organizzare e allestire feste in compagnia.
I progetti manuali (cucina e fai-da-te) sono molto facili, quindi pensati anche per bambini di diverse età, che potranno così partecipare aiutati dagli adulti.
Essendo opera di autori norvegesi, l’atmosfera che si respira in tutto il volume è molto nordica, e si fa riferimento a usanze come Santa Lucia e a cibi prettamente scandinavi.
Mi è piaciuto molto questo libro, sia per le foto – che grazie al grande formato del libro rendono bene – sia per tutte le idee proposte.
E’ un libro che mi ha dato davvero il senso del calore famigliare, del piacere di stare insieme e del condividere momenti. 
 
Unica pecca: gli errori di battitura che, visto il prezzo di copertina, non ci si aspetterebbe.

giovedì 23 aprile 2015

E poi... è primavera

 
E poi... è primavera
Julie Fogliano e Erin E. Stead
Babalibri, € 13
 
Un bambino e il suo cane aspettano con ansia di vedere tutto quel marrone che invade la campagna, trasformarsi in verde e dare il via alla primavera.
La storia a livello didattico, è molto utile: fa capire lo scorrere del tempo, la ciclicità delle stagioni e il valore della pazienza, dell’attesa.
Peccato che i disegni mi abbiano messo addosso un’angoscia...! Non mi sono piaciuti e quel bambino senza occhi è inquietante, non sorride nemmeno quando, nelle ultime due pagine, arriva finalmente la primavera...

mercoledì 22 aprile 2015

Sono io il più forte!


Sono io il più forte!
Mario Ramos
Babalibri, € 9.50 
Un Lupo attraversa il bosco per avere la conferma dagli altri abitanti (il coniglio, l’uccellino, i tre porcellini, ecc...) di essere davvero lui il più forte. 
Un librino divertentissimo e brevissimo, dove i disegni nella loro semplicità seguono la struttura lineare della favola, fino alle ultime pagine dove un’imprevisto ribalta tutto.
Una fiaba che prende in giro i prepotenti!

domenica 22 marzo 2015

Perché essere felice quando puoi essere normale? (letture estive 2014 - 2/3)


Perché essere felice quando puoi essere normale?
Janette Winterson
Mondadori, € 9.50
 
Janette Winterson, affermata scrittrice inglese, pubblica nel 2011 questo memoir molto intenso, in cui ci racconta della sua adolescenza tormentata e della ricerca della sua personale felicità.
Cresciuta da genitori adottivi (la madre bigottissima e il padre assente), Janette prende coscienza della propria omosessualità a 16 anni e decide di abbandonare quella famiglia, difficile e indifferente, per stare con la sua ragazza.
Una presa di posizione dettata, a quella giovane età, da maltrattamenti famigliari subiti negli anni; l’allontanamento quindi le permette di affermarsi come persona e diventare donna – affrontando nel corso degli anni tante difficoltà, come la ricerca della madre biologica, il tentativo di suicidio, il perdonare il padre adottivo ritrovato da anziano.
Non sono però del tutto soddisfatta del libro, perché passa spesso dall’autobiografia all’analisi psicanalitica (pesanteeeee...) e ha dei salti temporali che mescolano il racconto o l’aneddoto di partenza.
Però penso che questo sia dovuto dal fatto che la Winterson abbia scelto di scrivere seguendo il flusso dei ricordi, a discapito di un filo logico ben delineato.
Ad ogni modo è un buon libro, commovente e ironico contemporaneamente, che da anche spunti di lettura: Janette è prima di tutto innamorata della letteratura e il suo percorso interiore è strettamente legato a quello intellettuale, che la porterà a studiare poeti e scrittori inglesi.
 
Da leggere della stessa autrice anche “Non ci sono solo le arance” (del 1985), punto di partenza di questo memoir, in cui è interessante l’analisi che Janette fa sul rapporto tra religione e omosessualità.
 

mercoledì 18 marzo 2015

Kitchen (letture estive 2014, in leggero ritardo!) 1/3


Kitchen
Banana Yoshimoto
Feltrinelli, € 7
 
Il romanzo che ha reso famosissima Banana Yoshimoto in Italia nel lontano 1991, è composto da due storie distinte che hanno come tema comune l’amore per il cibo.
Se non ci fossero l’arte della cucina e i riti quotidiani legati al cibo, i protagonisti del libro sprofonderebbero nella depressione, perché è la cucina che riesce a far superare loro momenti difficili come la morte, la solitudine e l’abbandono.
Ciò che è degno di nota sono i temi trattati, molto variegati (si parla anche di famiglia, stalking, transgender, amore, la fine dell’adolescenza, e gli altri di cui sopra), ma se dovessi dare un giudizio complessivo non sarebbe positivo: la trama è evanescente, un po’ adolescenziale, tant’è che a parte i temi ricorrenti non mi ricordo gli intrecci delle due storie!, lo stile di scrittura è troppo scarno (frasi velocissime, un sacco di chiusure quando si poteva usare un punto e virgola a spezzare un po’...), certi paragrafi sono contorti e mi sono chiesta se non fosse anche un po’ colpa di Amitrano (storico traduttore italiano della Yoshimoto).
Ma sono comunque rimasta incuriosita dai temi trattati, e siccome mia sorella è una sua grande fan e possiede TUTTI i suoi libri, sicuramente me ne farò consigliare un altro da lei.
Banana Yoshimoto nel complesso mi ha un po’ schifato (è decisamente un’autrice sopravvalutata), ma allo stesso tempo mi incuriosisce... magari col tempo riuscirò ad apprezzare anche le storie e i suoi personaggi.